Un approfondimento: INSTAGRAM
Instagram è stato fondato da Kevin Systrom e Mike Krieger nel 2010 come strumento caratterizzato da instantaneità e immediatezza.
18 Marzo 2015 L’autore pubblica la prima fotografia del progetto @kitchensuspension, comprendendo così i meccanismi di funzionamento e relazione e come sviluppare un linguaggio di comunicazione adeguato a Instagram. Questo approfondimento fornisce dei riferimenti per orientasi e comprendere come trovare un approccio adeguato e quindi funzionale al contesto Instagram, che si presenta sempre più specifico e lontano dalla semplice etichetta di “strumento di divertimento”.
Esistevano già numerose piattaforme per la condivisione di immagini come Pinterest, Flickr e Tumblr.
La differenza sostanziale di Instagram è il suo non essere una piattaforma, ma un Social Network.
Instagram esorisce in un momento decisivo: gli smartphone sono diffusi, le reti wireless e 3g sono accessibili, le fotocamere integrate negli smartphone sono qualitativamente buone. Facebook acquisisce Instagram nel 2012.
Instagram offre anzitutto strumenti per «l’umanizzazione del marchio»:
I prodotti vengono mostrati come accessibili e più desiderabili.
Instagram inoltre offre delle funzionalità specifiche per «Reputation» e «Awareness»:
Brand Reputation
La brand reputation è la considerazione, la reputazione di un brand, attività etc.
Instagram offre una serie di strumenti per conoscere la propria «reputazione».
La Struttura di un Profilo Business:
1) Biografia, la nostra vetrina
La biografia del profilo aziendale è una parte essenziale. Come un biglietto da visita virtuale, deve essere chiara e attendibile. È un elemento tutt’altro che
marginale. Si compone di:
1) Nome utente
2) Nome
3) Immagine di profilo
4) Biografia
5) Link
Nome e Nome Utente sono campi fondamentali per il riconoscimento, l’individuabilità e in seguito la “fidelizzazione” da parte degli utenti. Lo stesso vale per l’Immagine di
Profilo: il contenuto visuale della biografia.
Nel caso l’azienda o attività abbia un sito internet, un e-commerce etc, nel campo Sito Web andrà inserito il link.
Il Contenuti di Instagram hanno un formato che si presta a numerose realtà
aziendali anche di piccola scala. Essi si divisono in «Post» e «Storie».
Il «Post» è il contenuto pubblicato:
1) Immagini
2) Caroselli, un insieme di massimo dieci immagini e/o video che vengono caricate in sequenza
3) Video di durata massima di 1 minuto
L’opzione Copertina permette di scegliere l’immagine da mostrare all’inizio.
La prima cosa da fare è scrivere una didascalia: il testo che sarà pubblicato sotto la foto. Il comando «tagga le persone» permette di menzionare altri utenti
Instagram all’interno del post. È altamente consigliato inserire il “geotag”, ossia il punto geografico nel quale la foto è stata scattata e/o pubblicata, per ragioni di
visibilità.
Le «Stories» hanno debuttato su Instagram nel 2016 e sono diventate parte integrante della piattaforma in pochissimi mesi. Le stories sono il cuore di Instagram e il loro impiego è imprescindibile per un account Business.
Le Stories sono composte da immagini e/o video di durata massima di 15 secondi che vengono visualizzati in sequenza per massimo 24 ore. Poi scompaiono dalla galleria. Condivisione in tempo reale e instantanea.
Le Stories durano 24 ore e non sono inserite nella galleria principale dell’account. Uno strumento per una comunicazione pensata come «in tempo reale».
Messaggistica Privata
Strumento di messaggistica privata e instantanea su Instagram.
Come già sottolineato, la messaggistica instantanea è uno strumento molto importante per un profilo Business, non soltanto su Instagram.
Comunicare e coinvolgere i clienti, invitare a eventi e promozioni in modo diretto. Customer care.
L’algoritmo di Instagram
Fino al 2016 la visualizzazione dei contenuti dei profili avveniva in ordine cronologico. In seguito, gli sviluppatori di Instagram hanno apportato modifiche. Oggi l’ordine di visualizzazione sono:
Engagement
La parola «engagement» definisce la capacità di un soggetto (per esempio un’attività, un’azienda) di creare relazioni solide e positive col proprio pubblico di riferimento. L’attività più importante su Instagram è infatti la conversazione, ossia le attività che stimolano e incentivano il coinvolgimento del pubblico. Ci sono diverse strategie per «generare engagement»:
1) Rispondere ai commenti
2) Ricercare profili e/o utenti affini
3) Call to action: frasi, domande in didascalia che stimolano interazioni
È inoltre importante la clusterizzazione: seguire e interagire con un pubblico –target ben definito, in linea con i propri prodotti e/o servizi.
Il progetto e i contenuti
Una volta compreso l’algoritmo Instagram, il passo successivo è produrre e pubblicare contenuti di qualità, che siano originali, riconoscibili, memorabili.
Il Piano Editoriale è quindi un elemento fondamentale: contenuti che rendano riconoscibile il Marchio. Con “memorabilità” si intende la possibilità di avere una eco anche al di fuori di Instagram.
Hashtag, mention, geotag:
Hashtag, mention e geotag sono le funzioni di engagement offerte da Instagram, associabili sia a post sia a stories. Se utilizzate correttamente possono moltiplicare la visibilità dei contenuti, all’esterno della propria cerchia di utenti che già seguono l’account.
1) Hashtag: un aggregatore tematico per facilitare le ricerche su specifici contenuti
2) Mention: citazione diretta ad altri utenti e account
Gli hashtag sono un ottimo strumento per categorizzare i propri contenuti.
Le menzioni dirette sono un’attività più strategica.
3) Geotag: geolocalizzazione
La SEO di Instagram:
La possibilità di inserire una descrizione testuale del contenuto pubblicato (immagini). Un «testo alternativo» alla didascalia che viene visualizzato quando l’immagine non è disponibile.
Lo studio del pubblico:
Anche nel contesto di Instagram è opportuno definire il proprio target di riferimento, cioè studiare il pubblico reale e potenziale (audience), anche in base al luogo geografico e alla propria attività. Come si intercetta questo utente potenziale?
Instagram è un Social Network, tuttavia basato su dati visivi: immagini e/o video. Gli utenti mediamente prestano molta attenzione alle immagini pubblicate.
In secondo luogo, può essere opportuno circoscrivere gli utenti che interagiscono con l’account e accedere in seguito al loro profilo per osservare che tipo di contenuti pubblicano e condividono.
Un ulteriore elemento potrebbe essere lo studio della concorrenza: identificare gli account dei competitor diretti, soprattutto quelli con traffico elevato, per comprenderne la linea editoriale.
Una strategia ritenuta efficace è l’utilizzo delle «call to action – CTC»: rivolgere domande dirette al pubblico, anche utilizzando gli strumenti di «engagement» delle Stories. Questo include l’utilizzo degli Hashtag.
L’advertising:
La creazione di annunci a pagamento è un’attività dalla quale nessun profilo Business può prescindere.
Condizione necessaria è ovviamente la registrazione di un metodo di pagamento (carta di credito, PayPal etc).
È possibile promuovere qualsiasi contenuto, selezionandolo e cliccando su «metti in evidenza». Una volta geolocalizzata l’inserzione, bisognerà scegliere gli interessi del pubblico: il database di Instagram è molto completo.
Selezionando in modo specifico, il numero di utenti che verranno raggiunti dimunirà.
È sempre meglio «spalmare» su più giorni il budget piuttosto che concentrarlo.
Le inserzioni su Instagram funzionano su base «meritocratica»: più interazioni producono più traffico.
Anche le Stories possono essere sponsorizzate, con qualche piccola differenza: le Stories saranno sempre disponibili per 24 ore.
È davvero conveniente fare inserzioni a pagamento?
Questo dipende da tanti fattori, soprattutto da quello che è l’obiettivo prefissato: acquisire pubblico, indirizzarlo verso una pagina web specifica ed esterna etc.
Di recente Instagram ha ridotto di molto la visibilità di post e Stories non promosse mediante inserzioni, così come Facebook.
Per cui investie un budget è l’unica soluzione per ottenere visibilità.
User Generated Content:
Con questo si intende l’insieme di contenuti «spontanei» che uno o più utenti possono produrre a beneficio per esempio di un Marchio.
Gli UGC sono di grande interesse per le aziende: elementi autonomi, non finanziati, «spontanei» e originali.
Molto spesso le aziende «cooptano» gli user, acquisendo la loro lista di contatti, i quali presumibilmente condividono gli stessi interessi.
Una sottosezione degli User Generated Content è costituita dai contenuti creati e pubblicati «spontaneamente» dai dipendenti di un’azienda a favore del Marchio.
Ulteriori elementi di interesse per l’advertising sono inoltre i contest e spesso i «give away».
Un ulteriore elemento potrebbe essere lo studio della concorrenza: identificare gli account dei competitor diretti, soprattutto quelli con traffico elevato, per comprenderne la linea editoriale.
Una strategia ritenuta efficace è l’utilizzo delle «call to action – CTC»: rivolgere domande dirette al pubblico, anche utilizzando gli strumenti di «engagement» delle Stories.
Questo include l’utilizzo degli Hashtag.
Tecniche di crescita artificiose
Il raggiungimento di determinati obiettivi (follower, visualizzazioni) è spesso una sfida ardua. Molto spesso le piccole imprese o i piccoli marchi, per mancanza di budget e tempo, non riescono a produrre un Piano di Comunicazione organico, né creare una community in costante crescita.
Instagram non è, come detto, uno strumento di «condivisione fotografica», bensì un Social Network, sebbene basato sulle immagini e/o video.
Ciò significa che la conversazione è l’elemento di primaria importanza.
Bot, programmi di scambio, sono strumenti molto utilizzati per accelerare il percorso (con qualche controindicazione).
Le Statistiche e Oscuramento dei Like
Come qualsiasi altra attività di Marketing, anche quelle progettate e implementate su Instagram necessitano di un accurato monitoraggio, per esempio osservando i dati che la stessa piattaforma offre attraverso la pagina «Insight» di ogni account Business.
È in fase di implementazione definitiva l’opzione di visualizzare «Like» di post e contenuti altrui. Una scelta degli sviluppatori per «allentare» la pressione sugli utenti. La mancanza di like e altri dati pubblici renderà più difficile la valutazione di un account in termini di efficienza.
In ultimo, è opportuno tenere a mente gli aspetti cruciali di un’attività promozionale su Instagram: crescere, coinvolgere, monetizzare.